Messaggi di Tenerezza

L’Abbraccio
La durata media di un abbraccio 
tra due persone è di tre secondi.
Ma i ricercatori hanno scoperto qualcosa di fantastico.
Quando un abbraccio dura venti  secondi,
produce un effetto terapeutico sul corpo e la mente.
La ragione è che un abbraccio sincero 
produce un ormone chiamato "ossitocina", 
noto anche come l'ormone dell'amore.
Questa sostanza ha molti benefici 
sulla nostra salute fisica e mentale,
ci aiuta, tra l'altro, a rilassarci,
a sentirci al sicuro e calmare le nostre paure e l'ansia.
Questo meraviglioso tranquillante è offerto gratuitamente
ogni volta che si prende una persona tra le nostre braccia,
che si culla un bambino, che si accarezza un cane o un gatto, 
che si balla con il nostro partner,
che ci si avvicina a qualcuno
o che si tiene semplicemente un amico per le spalle.
Oggi, prendete qualcuno tra le braccia per venti secondi,
fate questo semplice regalo.....

                                                  (Nicole Bordeleau) 

 
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INDICE                       



La Vita
...Ricomincia!   
Lettera di un padre al proprio figlio 
Il papà e la bambina
Guarda ...ME ! 
La mancanza.
Nonno caro...
Cantico di un anziano 
La morte non è niente  (Sant'Agostino)
Se mi ami non piangere   (Sant'Agostino)





La Vita
A te che stai affrontando un momento difficile dico: tieni duro, passerà. A te che non riesci a superare un esame dico: non scoraggiarti, a volte le “sconfitte” si trasformano in benedizioni. A te che stai cercando un lavoro dico: abbi fede, la ruota gira per tutti, sarà così anche per te. A te che hai mille dubbi e confusioni dico: fai ordine nel cuore e nella testa, procedi con calma e non metterti fretta, la soluzione arriverà da sè. A te che hai subito un tradimento dico: non smettere di credere nell’onestà e nella lealtà delle persone, esiste ancora. A te che non credi in Dio o che lo stai cercando dico: non temere, Lui crede in te e ti sta cercando da sempre. A te che vedi tutto nero dico: prova a capovolgere la tua prospettiva, il sole sorge ogni giorno anche per te. A te che soffri per amore dico: si chiude una porta e si apre un portone, devi crederci e vedrai meraviglie. A te che non sai se tenere il bambino che aspetti dico: non aver paura, la Vita è il dono più bello, amala! A te che sei malato dico: affronta il dolore con coraggio, ricorda che la prima medicina è la tua forza di volontà. A te che sei nel lutto dico: coraggio amico, la morte è solo un passaggio e chi ti lascia lo fa solo fisicamente, sarà sempre accanto a te. A te che hai perso la speranza dico: combatti da forte, la felicità è un tuo diritto e vince solo chi crede fino alla fine! (Paulo Coelho)
Ricomincia 
Se sei stanco e la strada ti sembra lunga.... 
Se ti accorgi che hai sbagliato strada,
Non lasciarti portare dai giorni e dai tempi:
Ricomincia.
Se la vita ti sembra troppo assurda,
Se sei deluso da troppe cose e da troppe persone
Non cercare di capire il perché:
Ricomincia.
Se hai provato ad amare ed essere utile, 
Se hai conosciuto la povertà dei tuoi limiti,
Non lasciar là un impegno assolto a metà:
Ricomincia.
Se gli altri ti guardano con rimprovero,
Se sono delusi di te, irritati,
Non ribellarti, non domandar loro nulla:
Ricomincia.
Perché l'albero germoglia di nuovo dimenticando l'inverno,
Il ramo fiorisce senza domandare perché,
E l'uccello fa il suo nido senza pensare all'autunno,
Perché la vita è speranza e sempre ricomincia...
 
 
       

Lettera di un padre al proprio figlio
 
Figlio mio adorato,
se un giorno mi vedrai vecchio... 
se mi sporcherò quando mangio e non riuscirò a vestirmi...
Abbi Pazienza!
Ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo!
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose... 
non mi interrompere... ti prego, ascoltami, ...
perché entrambi non smettiamo mai, nell'amore, 
di crescere come padre e come figlio!
Quando eri piccolo, dovevo raccontarti ogni sera 
la stessa fiaba, finché non ti addormentavi... 
ed io, benedicendoti, vedevo che era valsa la pena 
di faticare, di soffrire, di sperare!
Quando vedi la mia ignoranza anche delle nuove tecnologie, 
dammi il tempo necessario... 
e non guardarmi con quel sorrisetto ironico...
Vedi, io sono orgoglioso del tuo sapere, del tuo conoscere... 
se questo ti dà grandi ideali e ti insegna la fierezza 
di compiere i doveri quotidiani.
Quando ad un certo punto non riesco a ricordare 
o perdo il filo del discorso...
dammi il tempo necessario per ricordare... 
e, se vedi che non ci riesco, non ti innervosire... 
perdonami e abbi pazienza!
Vedi, figlio, la cosa più importante, non è quello che dico 
ma il bisogno di essere con te ed averti lì che mi ascolti... 
stare finalmente un poco insieme!
Quando le mie gambe stanche non mi consentono 
di tenere il tuo passo, 
non trattarmi come fossi un peso.
Anch'io ho scoperto la stanchezza e devo accettare 
me stesso, povero come sono,
senza tormentarmi su ciò che avrei potuto o voluto essere.
Vieni verso di me con le tue mani forti, 
nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te, 
quando muovevi i tuoi primi passi...
Quando dico che vorrei essere morto... 
non arrabbiarti!
Un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo...
Un giorno scoprirai che, nonostante i miei errori, 
ho sempre voluto il meglio per te 
e che ho sofferto... pregato... pianto...
quando ti ho visto nelle difficoltà...
Ma... dovevo lasciartele vivere... superare... 
per divenire adulto! 
Dammi un po' del tuo tempo, 
dammi un po' della tua pazienza, 
dammi una spalla su cui poggiare la testa, 
allo stesso modo in cui l'ho fatto per te!
Non ignorarmi, aiutami a camminare, 
aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza.
Accompagnami anche negli ultimi istanti... sappi leggere, 
nei miei occhi stanchi e nelle mie mani tremanti, 
tutto l'amore immenso che ho sempre avuto per te.
In cambio io ti darò un sorriso e, benedicendoti, 
eleverò a Dio il mio grazie più profondo!
Ti amo, figlio mio, e prego per te.
                                                                          Tuo Papà
 

 

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 Il papà e la bambina 
 

Una bambina e suo padre stavano attraversando un ponte.
 Il padre un po ' ansioso disse alla bimba:
 "Tesoro,ti prego di tenere la mia mano così non cadi nel fiume".
 La bambina gli rispose:"no papà tieni tu la mia mano".
 "qual è la differenza?"chiese il padre perplesso.
 ... "c'è una grande differenza, "rispose la bambina.
 "Se tengo io la tua mano e mi succede qualcosa,
 è probabile che allento la presa e cado giù...
 ma se sei tu a tenermi la mano,
 io so per sicuro che qualunque cosa accada...
 tu non la lascerai mai...". 
 
 

   
 Guarda ...Me !
 
-Cosa vedi infermiera ? 
Che cosa stai pensando mentre mi guardi ?
 " Un povero vecchio " .... non molto saggio,
con lo sguardo incerto ed occhi lontani ...
che schiva il cibo e non dà risposte ....
e che quando provi a dirgli a voce alta : 
- Almeno assaggia !!!
…sembra nulla gli importi di quello che fai per lui .
Uno che perde sempre il calzino o la scarpa ....
che ti resiste, non permettendoti di occuparti di lui:
per fargli il bagno , per alimentarlo ... 
e la giornata diviene lunga ...
 Ma cosa stai pensando ?...E cosa vedi ? 
... Apri gli occhi infermiera! 
perché tu non sembri davvero interessata a me ...
Ora ti dirò chi sono ... 
mentre me ne sto ancora seduto qui 
a ricevere le tue attenzioni ... 
lasciandomi imboccare per compiacerti.
-Io sono un piccolo bambino di dieci anni con un padre 
ed una madre , fratelli e sorelle che si vogliono bene ....
Sono un ragazzo di sedici anni con le ali ai piedi ....
che sogna presto di incontrare l'amore ....
A vent'anni sono già sposo ...il mio cuore batte forte,
giurando di mantener fede alle sue promesse ...
A venticinque ....ho già un figlio mio
che ha bisogno di me e di un tetto sicuro , 
di una casa felice in cui crescere.
Sono già un uomo di trent'anni e mio figlio è cresciuto .... 
velocemente, siamo molto legati uno all'altro da 
un sentimento che dovrebbe durare nel tempo.
Ho poco più di quarant'anni, mio figlio ora è un adulto 
e se ne va, ma la mia donna mi sta accanto,
per consolarmi.... affinché io non pianga.
A poco più di cinquant'anni ... 
i bambini mi giocano attorno alle ginocchia ...
Ancora una volta, abbiamo con noi dei bambini 
io e la mia amata...
Ma arrivano presto giorni bui ...
mia moglie muore ...
... guardando al futuro rabbrividisco con terrore ...
Abbiamo allevato i nostri figli 
e poi loro ne hanno allevati dei propri.
... e così penso agli anni vissuti ... 
all'amore che ho conosciuto.
Ora sono un uomo vecchio ... 
e la natura è crudele.
Si tratta di affrontare la vecchiaia ... 
con lo sguardo di un pazzo.
Il corpo lentamente si sbriciola ... 
grazia e vigore mi abbandonano.
Ora c'è una pietra ... 
dove una volta ospitavo un cuore.
Ma all'interno di questa vecchia carcassa 
un giovane uomo vive ancora ....
e così di nuovo il mio cuore martoriato si gonfia ....
Mi ricordo le gioie ... ricordo il dolore.
Io vorrei amare, amare e vivere ancora ...
ma gli anni che restano son pochissimi ... 
tutto è scivolato via ... veloce !
E devo accettare il fatto che niente può durare ...
Quindi aprite gli occhi gente ... apriteli e guardate ...
... " Non un uomo vecchio " ...
avvicinatevi meglio e ... vedrete ME !!!
         

 
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                                                     La mancanza
 
“Nonna, ti manca tanto nonno?”
“Che domanda sciocca tesoro, certo che mi manca.”
“Cosa ti manca di più di lui?”
“I baci, la sua risata, le litigate…”
“Le litigate?”
“Si, sopratutto le litigate.”
“E perché?”
“Perché vedi tesoro, quando ti manca una persona, 
ti mancano i suoi pregi e i suoi difetti.                 
Tuo nonno mi manca, nel vero senso della parola. Mancare.                                                                 
Non si poteva utilizzare un termine più adatto.”“Spiegati meglio.”
“Hai presente la sensazione che provi quando perdi un autobus?                                                     
 Quando arrivi troppo tardi ad un appuntamento?
Quando devi buttare il tuo vestito preferito?                                                                                        
 Quando litighi con una persona speciale?”
“Si.”
“Ecco, unisci questi sentimenti.”
“Tu provi questo?”
“Ogni giorno.”
“E come fai a sopravvivere, con questo vuoto dentro?”
“E’ facile, basta pensare che lui sia qui con me.”
“In che senso?”
“Ad esempio, quando la casa e’ troppo silenziosa, 
mi immagino la risata di tuo nonno che rimbomba per le stanze. 
Mi siedo sul divano, osservo la poltrona dove si sedeva, 
e cerco di immaginarlo mentre guarda la televisione, 
o mentre ascolta la sua canzone preferita: ‘Volare’. 
Dovevi vederlo. Appena metteva su il disco, 
si alzava di scatto e si inginocchiava di fronte a me. 
‘Vieni a volare con me?’ e i suoi occhi si illuminavano di gioia. 
Mi posava delicatamente la mano sui fianchi, 
avvicinava la sua bocca al mio orecchio e mi sussurrava:
‘Sei la mia canzone preferita.’ 
Lo amavo, sempre. 
Anche quando mi urlava che voleva andare via da questa casa, 
anche quando mi faceva piangere. 
Il suo profumo di fumo mischiato al gelsomino; 
il suo carattere dolce e scorbutico; 
i suoi occhi marroncino che ti ricordavano l’autunno; 
non c’e’ una cosa che non mi manchi.”
“Anche a me manca molto.”
“Fai come me “
“Non ne sono capace.”
“Ma tesoro, è così semplice!
Basta chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare; 
chiudi gli occhi.”
“Fatto.”
“Ora pensa a qualche suo ricordo bello.”
“Sì.”
“Apri gli occhi.”
“Lo vedi?”
“Lo vedo, ti sta tenendo la mano.”
 
 
 


                        

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Nonno caro...

 -Ciao nonno!
 -Ciao, chi sei?
 -Tua nipote nonno!
 -Bellina sei! Quanti anni hai?
 -Ventiquattro! Te nonno?
 -Ventuno!
 -Lavori?
 -Sì, nonno! Te che lavoro facevi?
 -E chi se lo ricorda!
 -Allora.. nonno, tu lavoravi in una fabbrica di colori 
   e creavi le tinte per tessuti, vivevi in Germania … 
 -Ah già, è vero! E tu come fai ricordartelo?
 -Bo! Me l'hai raccontato in giardino quando avevo 
  bo... cinque anni!
 -Sì, adesso fuori ci sono le rose!
 -Che centra? Ah ah ah nonno...ma dove le hai viste le rose?


 


 
L'Alzheimer gli ha rubato la memoria,
ma lui può vedere le rose
anche a dicembre!



  
 

 Cantico di un anziano

Benedetti quelli che mi guardano con simpatia
Benedetti quelli che comprendono il mio camminare stanco
Benedetti quelli che parlano a voce alta 
per minimizzare la mia sordità
Benedetti quelli che stringono con calore le mie mani tremanti
Benedetti quelli che si interessano della mia lontana giovinezza
Benedetti quelli che non si stancano di ascoltare 
i miei discorsi già tante volte ripetuti
Benedetti quelli che comprendono il mio bisogno di affetto
Benedetti quelli che mi regalano frammenti del loro tempo
Benedetti quelli che si ricordano della mia solitudine
Benedetti quelli che mi sono vicini nella sofferenza
Benedetti quelli che rallegrano gli ultimi giorni della mia vita
Beati quelli che mi saranno vicini 
nel momento del mio passaggio, 
quando entrerò nella vita senza fine:
mi ricorderò di loro presso il Signore Gesù .
                                                    Amen
 
               




  La morte non è niente

La morte non è niente.
Non conta.
Io me ne sono solo andato nella stanza accanto.
Non è successo nulla.
Tutto resta esattamente com’era. Io sono io e tu sei tu e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme è immutata, intatta.
Quello che siamo stati l’uno per l’altro, lo siamo ancora. Chiamatemi con il mio vecchio nome. Parlate di me con la facilità che avete sempre usato. Non cambiate il tono della vostra voce. Non assumete un’aria forzata di solennità o di dolore. Ridete come abbiamo sempre riso degli scherzi che facevamo insieme. Sorridete, pensate a me e pregate per me.
Fate che il mio nome rimanga quella parola familiare che è sempre stata.
Pronunciatelo senza sforzo, senza che diventi l’ombra di un fantasma. La vita significa tutto ciò che ha sempre significato. È la stessa che è sempre stata. C’è una continuità assoluta, ininterrotta. Cos’è questa morte se non un incidente insignificante? Perché dovrei essere lontano dal vostro cuore dal momento che non sono con voi?
Vi sto soltanto aspettando da qualche parte, molto vicino, appena svoltato l’angolo.
Va tutto bene.
                                                                                                          Sant’Agostino



                                       Se mi ami non piangere...
Se mi ami non piangere! Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo, se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento in questi orizzonti senza fine, e in questa luce che tutto investe e penetra, tu non piangeresti se mi ami. Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio, dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza. Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli al confronto.Mi è rimasto l’affetto per te: una tenerezza che non ho mai conosciuto. Sono felice di averti incontrato nel tempo, anche se tutto era allora così fugace e limitato. Ora l’amore che mi stringe profondamente a te, è gioia pura e senza tramonto. Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi, tu pensami così! Nelle tue battaglie, nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine, pensa a questa meravigliosa casa, dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme, nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità. Non piangere più, se veramente mi ami!
                                                                                Sant’Agostino







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